Ero disoccupato e mi avete aiutato

Nuovi aiuti per il Fondo di Solidarietà

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Avevo fame, e mi avete dato da mangiare; avevo sete e mi avete dato da bere; ero nudo e mi avete vestito (Mt 25, 35). Oggi si potrebbe aggiungere: Ero disoccupato e mi avete aiutato; non riuscivo più a pagare il mutuo o l’affitto di casa e mi avete soccorso.” Queste le incisive parole del card. Bassetti, presidente della Ceu, in occasione della conferenza stampa tenutasi a Perugia lo scorso 5 settembre per annunciare il nuovo contributo che le Casse di Risparmio dell’Umbria stanno per elargire al Fondo di Solidarietà delle Chiese Umbre. Uno stanziamento importante, in questa fase congiunturale, per le famiglie in difficoltà della nostra regione.

“Farsi carico del disagio sociale” – ha proseguito Bassetti – “è sempre stata una costante per la Chiesa” perché mentre i problemi societari sono camaleontici, “l’uomo, con i suoi problemi spirituali e materiali resta sempre al centro” dell’attenzione cristiana. Testimone di questo interesse imperituro è proprio il curriculum del Fondo di Solidarietà che dalla sua nascita nel 2009 non ha cessato di curarsi di quelle famiglie umbre – 2.191 sino ad ora – colpite dalla crisi e dalla perdita del lavoro. Cinque le raccolte che si sono susseguite, l’ultima lanciata l’aprile scorso e a seguito della quale la Consulta delle Casse di Risparmio dell’Umbria ha deciso di stanziare un nuovo contributo. Un aiuto che del resto non ha mai fatto mancare nell’arco di questo quinquennio anche attraverso la generosità della Cassa di Risparmio di Foligno.

Sotto il cappello di questa V raccolta anche la Caritas diocesana ha lanciato una nuova colletta, indetta presso le parrocchie in occasione della solennità del Corpus Domini del 22 giugno. “Le parrocchie che ancora non hanno contribuito” – ha puntualizzato il direttore della Caritas diocesana Mauro Masciotti – “sono comunque ancora in tempo per partecipare e sostenere il Fondo il cui scopo, insieme all’Emporio della Solidarietà, è quello di restituire centralità alla famiglia”. Ero disoccupato e mi avete soccorso sia il nostro fiat.

Dalla Gazzetta di Foligno

Le Casse di Risparmio dell’Umbria per il Fondo di Solidarietà

Il 5 settembre la conferenza stampa per il lancio della V Raccolta per chi ha perso il lavoro in Umbria

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Fate che chiunque venga a voi se ne vada sentendosi meglio e più felice. Così soleva ripetere Madre Teresa, la missionaria albanese che sposò una vita povera al servizio dei più poveri tra i poveri e di cui proprio oggi ricorrono 17 anni dalla morte. Forse non è un caso che sia stato scelto proprio il 5 settembre per presentare la V Raccolta del “Fondo di Solidarietà” delle Chiese Umbre, strumento privilegiato delle 8 diocesi del Cuore verde d’Italia per sostenere le famiglie più povere colpite dalla crisi. Proprio nella mattinata di oggi, presso la sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, verrà infatti annunciato un nuovo sostanzioso contributo della Consulta delle Fondazioni Casse di Risparmio al Fondo di Solidarietà. Ad intervenire, oltre al Cardinale arcivescovo presidente della Ceu Gualtiero Bassetti, i presidenti delle Fondazioni Casse di Risparmio di Perugia, di Terni e Narni, Città di Castello, Foligno, Orvieto, Spoleto. Un sodalizio imprescindibile per il Fondo considerando che il contributo erogato dalla Consulta delle Fondazioni è stato fino ad ora pari a circa il 40% dell’intera somma raccolta, somma che al 27 agosto 2014 ammonta a € 3.005.931,83, per un totale di 2.191 famiglie sostenute anche grazie alla generosità dei cittadini umbri, parrocchie ed istituti.

Un fondo questo– vale la pena sottolinearlo – pienamente solidale con le famiglie che hanno perso il lavoro se si considera che le spese di gestione, dalla sua costituzione ad oggi, ammontano a soli 492,92 euro (imputabili alle spese di bollo di conto corrente bancario) e se nel computo teniamo da conto l’aspetto pedagogico-educativo per cui si assicura un turnover nel momento in cui le famiglie già aiutate trovano nuovamente lavoro.

Alcune settimane fa due giovani sono venuti da noi e mi hanno dato un sacco di denaro per sfamare la mia gente. Ho detto loro: « Dove avete preso tutto quel denaro?». Mi hanno risposto: « Due giorni fa ci siamo sposati. Prima del matrimonio abbiamo preso una decisione: non ci compreremo abiti per lo sposali­zio, non faremo la festa di nozze, daremo a voi tutto il denaro ». So quanto significhi tutto questo per una fa­miglia Indu e quale grande sacrificio avevano fatto. Allora ho chiesto loro: « Ma perché l’avete fatto? ». Mi hanno risposto: « Ci amiamo talmente tanto vicen­devolmente, che abbiamo voluto condividere la gioia dell’amore con le persone che voi servite e così abbia­mo sperimentato la gioia di amare ». E dove comincia questo amore?… in famiglia. E come comincia?… con­dividendo sino a provare dolore, amando sino alla sof­ferenza. (Madre Teresa di Calcutta)

Toccare…il Fondo

Vol fondo solidarietàCon il perdurare della crisi economica sono ancora molte le famiglie del territorio che toccato il fondo non riescono a risollevare l’economia domestica: famiglie con figli, nuclei con malati gravi a carico, capifamiglia che hanno recentemente perso il posto di lavoro o ancora senza un’occupazione stabile.

Se un celebre film sentenzia che “occorre toccare il fondo per poter risalire” quanto avviene domenica 22 giugno in tutte le parrocchie della Diocesi consente davvero di poterlo fare. Quello che si chiede di toccare da vicino non è un fondo metaforico ma il Fondo di Solidarietà: un’esperienza regionale, oramai consolidata, di aiuto alle famiglie. Messo a punto dalla Ceu (la Conferenza Episcopale Umbra) nel 2009, il Fondo ha sostenuto sino ad oggi ben 1.997 nuclei famigliari con interventi  suppletivi  alle iniziative sociali in essere nel territorio.

Per i beneficiari che vogliano toccare il Fondo (quello con la “F” maiuscola), per accedere agli aiuti è sufficiente inoltrare domanda all’apposito Comitato chiedendo ausilio al proprio parroco o recandosi presso la Caritas diocesana.

Dal lato dei benefattori, in occasione della colletta di domenica 22 giugno non si chiede di dare fondo a tutte le proprie risorse. In fondo, per essere solidali con il Fondo basta davvero un piccolo gesto.

 

Fondo di Solidarietà per Famiglie umbre: al via la nuova colletta

Domenica 22 giugno, in tutte le parrocchie della Diocesi di Foligno si terrà una nuova colletta per il Fondo di Solidarietà della Ceu, la Conferenza Episcopale Umbra.

Attivo dal 2009 per volere dei vescovi umbri, dalla sua nascita ad oggi il Fondo ha raccolto 2.910.932,91 € effettuando ben 1.997 interventi in tutta la regione. Come da statuto,  destinatarie primefamiglia_maniR400 del Fondo sono “le famiglie con figli o in attesa di prole, con anziani e disabili gravi, monoreddito, con capofamiglia che abbia perduto il lavoro e non sia sufficientemente coperto da ammortizzatori sociali o non abbia un lavoro stabile”.

A causa del perdurare della crisi economica e per non far mancare la nostra vicinanza, si invita dunque la comunità tutta a prendere parte a questo nuovo momento di generosità che si terrà domenica 22.

Per maggiori informazioni sul Fondo è possibile consultare il sito http://www.chiesainumbria.it/colletta/.