Al via la Scuola di Pace
Fischio d’inizio anche quest’anno scolastico per la Scuola di Pace della Caritas diocesana che a partire da mercoledì 1 ottobre colorerà i pomeriggi di Piazza San Giacomo. Stessi orari di apertura (dal lunedì al giovedì ore 15-17) per una strutturazione rinnovata. Tre saranno infatti i rami della Scuola – completamente gratuita – a cui sarà possibile iscriversi: il Doposcuola per bambini, il Corso di Alfabetizzazione per stranieri adulti e il Laboratorio di danze dal mondo, vero e proprio corso per neofiti del ballo per attraversare danzando le barriere culturali. A fare da trait d’union, il tema della 48° Giornata Mondiale della Pace “Non più schiavi ma fratelli” (“Slaves no more but brothers and sisters” nella versione inglese) celebrata, come ogni anno dal ‘68, il 1 gennaio. “Non più schiavi ma fratelli” perché – recita il comunicato pontificio – “la schiavitù colpisce a morte la fraternità universale e, quindi, la pace”. Pace, infatti, può esserci solo “quando l’essere umano riconosce nell’altro un fratello che ha pari dignità”. Un fil rouge imprescindibile se si tiene conto che “Il doposcuola” – come ha ricordato il direttore della Caritas diocesana – non è solo un servizio di aiuto compiti ma il suo scopo deve essere quello di educare alla Pace perché un bambino che cresce con dei valori non sarà mai nell’Isis di domani”. Un percorso di crescita sui generis, dunque, che si snoderà anche attraverso la realizzazione di un carro carnevalesco, grazie ad un sodalizio oramai consolidato tra il Doposcuola Caritas e il Carnevale di Sant’Eraclio.
Come ogni scuola che si rispetti, anche per diplomarsi nel mondo della Pace occorre però iscriversi. I bambini, rigorosamente accompagnati dai genitori, potranno infatti perfezionare l’iscrizione entro la prima settimana dall’apertura del servizio. Gli adulti esperti di Pace (maestri, professori e studenti) che vogliano invece mettersi a disposizione come Costruttori per il Doposcuola possono invece fare riferimento alla Segreteria Caritas. La carità deve promuovere tutte le nostre azioni. Non si tratta di voler fare un mondo “su misura”, ma si tratta di amarlo.(Benedetto XVI – 10 febbraio 2012)
Dalla Gazzetta di Foligno