Esperienza di servizio nell’isola di Zante
a cura di Chiara Cipolloni
“Zacinto mia, che te specchi nell’onde del greco mar…” inizia così il mio viaggio di servizio a Zante, isola greca che diede i natali al poeta Ugo Foscolo. Da qualche anno la Caritas Italiana ha accolto la richiesta d’aiuto della Grecia, la quale sta affrontando una grave crisi economica e sociale. Per questo alcune Caritas diocesane italiane, come appunto la Caritas folignate, hanno aderito ad un progetto di gemellaggio di auto-mutuo aiuto. È nell’ambito di questo progetto che dal 30 luglio al 9 agosto sono stata chiamata a partire per ricoprire il ruolo di animatrice in un campo estivo per ragazzi dai 13 ai 16 anni nella città di Zakynthos . “Il tuo riferimento per tutto sarà Padre Andreas, l’unico che parlerà Italiano” forse era questa la mia paura più grande, riuscire a comunicare con i ragazzi, farli divertire, spiegargli le cose da fare non sapendo nemmeno una parola di greco, sì c’era sempre l’inglese ma non era la stessa cosa. Le paure sono svanite già dal primo sguardo. Ho ricevuto un’accoglienza straordinaria da tutto il gruppo di ragazzi provenienti dalle Diocesi di Atene e Patrasso, da Padre Andreas, un giovincello di 70 anni, l’ideatore di questo campo e forza motivante di tantissime iniziative diocesane e di gemellaggio, da Cecilia, la mamma di due ragazzi del gruppo che si è occupata insieme a me dell’animazione e da Antonietta e Tony, marito e moglie, i cuochi del campo. La nostra base era una casa vacanze che da 7 anni non veniva più usata. Le condizioni della struttura non erano buonissime ma c’era tutto l’indispensabile. Le nostre giornate erano programmate quasi tutte allo stesso modo: si alternavano momenti di catechesi e di servizio a momenti di svago come attività sportive, giochi d’animazione e visite alle spiagge locali, quindi molto simile, per chi l’ha vissuto, ad un campo estivo organizzato dalle nostre parrocchie. La differenza sostanziale è che in Grecia non si è ancora sviluppato quello spirito di servizio che avrebbe portato una ragazza greca a prendere il mio posto. I giovani in Grecia non sono abituati al volontariato e all’animazione pastorale giovanile, sono soltanto all’inizio, perciò hanno bisogno di esempi che possano aiutarli nella formazione, rispondendo così ai bisogni sociali e di aggregazione dei ragazzi ed anche, soprattutto delle loro famiglie. Questo potrebbe attenuare molti dei problemi che la crisi ha portato nel paese e facilitare la creazione di una rete di persone fondata sulla carità, sull’aiuto reciproco e sulla condivisione cristiana. Sono grata alla Caritas di Foligno per avermi permesso di vivere quest’esperienza di grande umanità. I legami fraterni nati a Zakynthos resteranno per sempre impressi nel mio cuore.
Dalla Gazzetta di Foligno