“Disegniamo una casa per Yolanda?” chiedo ai bambini del Doposcuola che hanno terminato i loro compiti.
“Facciamone tante di case” – mi rispondono.
Yolanda non è una bambina come tutte le altre. Il suo, è il nome di un tifone, quello che quattro mesi fa ha sconvolto le Filippine spazzando via 9 diocesi in soli due giorni. “Yolanda” per i filippini, la sua forza è nota ai più con l’appellativo cinese di Hai yan, “rondine di mare”, perché è arrivata, fugace come un uccello.
“Ma nelle Filippine ci sono le montagne? È per la casa di Yolanda…”
Sin da novembre la rete mondiale della Caritas si è attivata per fare fronte all’emergenza; al termine di questa prima fase (che si concluderà a fine marzo) saranno state aiutate circa 300mila persone. La forza di Yolanda non è in effetti solo quella che devasta ma anche quella che costruisce. Le parrocchie di Foligno, nella colletta nazionale dello scorso dicembre, hanno raccolto circa 9000 euro con cui si è provveduto, oltre che all’acquisto di cibo per gli sfollati, al materiale per una prima riparazione delle case: chiodi, assi di legno, teloni di plastica, insieme a pentole, secchi di plastica, posate, asciugamani, lenzuola. Nelle ultime settimane di gennaio la rete Caritas ha poi iniziato a distribuire anche reti e barche per quei pescatori che le avevano perse a causa di Yolanda o – per chi lo preferisce – a causa di Haiyan.
“Abbiamo finito i disegni”.
Chissà, magari i bambini delle Filippine avranno davvero delle case così un giorno, anche grazie all’aiuto di Foligno. Con mia sorpresa, tutti i bambini hanno disegnato tante rondini sopra le case. Senza saperlo hanno disegnato Haiyan. Ma questa volta non sono “rondini di mare” che devastano, ma rondini portatrici di speranza.
Chi volesse offrire un tetto per Yolanda prima che si concluda questo primo ciclo di aiuti può ancora rivolgersi alla Caritas diocesana telefonando allo 0742357337 o scrivendo a progetti@caritasdiocesanafoligno.it.