All we are saying, is give Greece a chance!

L’esperienza di Francesca, volontaria AVS ad Atene con Caritas Foligno

IMG_0025Probabilmente avrebbe cantato così John Lennon, al ritorno da Atene in questa oscura estate 2015.

La patria dell’arte, filosofia e della storia oggi è perlopiù associata a numeri e percentuali: 27% disoccupazione generale, più della metà dei giovani senza lavoro, più di 3 milioni di persone sotto la soglia di povertà o in condizioni di esclusione sociale, malnutrizione in 440 mila bambini in età scolare.

Come ci ha insegnato la storia e come possiamo osservare con i nostri occhi in questo presente, crisi economica equivale a crisi psicologica; l’incertezza verso futuro e la perdita della speranza fanno crollare i pilastri fondanti della società: le famiglie.

Come fermare questo effetto domino?Come portare la fratellanza, solidarietàe la positivitàlìdove la crisi ha spazzato via tutto?

La risposta èarrivata nel giugno del 2012 con la proposta di Papa Benedetto XVI, appoggiata e riproposta in seguito anche da Papa Francesco, di creare dei gemellaggi tra città, famiglie e parrocchie volte alla condivisione, per provare a guardare insieme oltre la crisi.

Il progetto con il quale l’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia della Conferenza Episcopale italiana, Caritas Italiana, il Forum delle Associazioni Familiari e Caritas Hellas stanno provando a concretizzare le parole dei due Papi porta il nome di Gemellaggi Solidali.

Un’azione che in Grecia rappresenta una doppia sfida essendo la comunità cattolica una minoranza multietnica rispetto alla Chiesa Ortodossa considerata prevalente dalla stessa Costituzione ellenica.

Un viaggio nella condivisione e nella costruzione attiva della pace che si ritrova nel progetto “Viaggio nel Mediterraneo”, un percorso di volontariato sociale lungo un anno attraverso l’Italia, la Grecia e il Kosovo; 365 giorni per volgere lo sguardo altrove, comprendere che un altro mondo èdavvero possibile osservando il lavoro di chi si adopera per realizzarlo.

Camminando per le strade di Atene si ha la sensazione non solo di percepire ma  toccare con mano la crisi. Si fa fatica a pensare che una delle stelle della bandiera dell’Unione Europea sia stata disegnata appositamente per la Grecia. La crisi ha prodotto a Atene gli stessi effetti di una guerra: edifici abbandonati, calcinacci, crepe nei muri, carcasse di automobili per strada, sguardi spenti, file interminabili di esseri umani in attesa di un pasto caldo.

Con imbarazzo ci si rende conto di essere nel 2015 e sembra impossibile che ci sia una via d’uscita a questa catastrofe.

La sensazione che si ha quindi imbattendosi nel lavoro della ONG Διογένης (Diogene) è più o meno quella di aver trovato una rosa rigogliosa nel deserto.

Dal 2010 questa ONG cura una rivista, una squadra di calcio nazionale di senzatetto che ogni anno partecipa alla Homeless World Cup e una serie di eventi culturali, sportivi ad Atene e in altre cittàgreche.

“σχεδία” (Shedia), in italiano “zattera”rappresenta esattamente questo per gli abitanti di Atene; la possibilitàdi salvezza, un’opportunitàper rinascere!

“Shedia” èuna rivista sociale, indipendente, di strada. Ciòche la distingue dal resto di giornali èche non viene venduta in chioschi o attraverso altri organi di stampa; la vendita avviene esclusivamente nelle strade da parte di persone dai 20 ai 76 anni che hanno crudelmente vissuto gli effetti della crisi economica e sociale: senzatetto, disoccupati con poco o nessun tipo di reddito, giovani con problemi di droga e socialmente esclusi. Dal 27 febbraio 2013, giorno dell’uscita del primo numero, “Shedia”attua un processo di riabilitazione sociale.

Dal momento in cui queste persone decidono di diventare venditori, ricevono un “capitale iniziale”di 10 copie della rivista; con il ricavato sono cosìin grado di acquistare altre copie al 50% del loro valore. Il venditore acquista le riviste a 1,50€e le vende a 3€; ogni venditore riceve inoltre un cartellino e un giubbotto identificativo da indossare durante la vendita. Per ogni giornale venduto viene rilasciata una ricevuta.

Questo importante processo interviene in due modi fondamentali nella vita delle persone: il primo piùevidente èche cosìfacendo, chi non ha niente acquisisce la garanzia di un reddito minimo per soddisfare i bisogni piùelementari (che sia un caffèo il pagamento dell’affitto per impedire lo sfratto); il secondo èche grazie a “Shedia”, le persone ritrovano la loro dignitàperduta, ricevono uno stimolo a ripartire per ricostruire le loro vite. Dalle testimonianze dei venditori si evince l’importanza di avere uno scopo nella vita, di essere socialmente attivi per scrollarsi di dosso il bollino di “invisibile”; che sia in uno dei letti degli alberghi municipali o di una casa, queste persone ogni mattina si alzano e si preparano per andare a lavoro, un’attivitàattraverso la quale conoscono molta gente, stringono amicizie, creano situazioni di divertimento e allo stesso momento, il loro reddito: èda qui che nasce la forza di reagire, si torna a sentirsi parte attiva della societàe a percepire la speranza in una vita migliore.

L’avventura di “Shedia”, iniziata nel 2013 con 10 venditori oggi ne conta piùdi 141. Un giornale come veicolo sociale che dàvoce ai piùdeboli, agendo come collegamento tra tutti i membri della societàlottando contro gli stereotipi, l’esclusione e i pregiudizi.

“Shedia” fa parte dell’International Network of Street Papers, rete che conta piùdi 120 riviste pubblicate in 40 paesi del mondo con un pubblico di circa 6.000.000 di lettori che ogni giorno si adoperano per realizzare una societàpiùgiusta.

Da settembre 2014 èpartita una nuova importantissima iniziativa: i Tour di Atene Solidali. Una passeggiata non convenzionale per le strade di Atene guidati da ex senzatetto. Le persone che desiderano lavorare come guide turistiche intraprendono un percorso di formazione teatrale di alcuni mesi volto a migliorare le loro capacitàcomunicative e relazionali in pubblico.

Persone con vite diverse giunte in Grecia da varie parti del mondo con alle spalle dolorose storie di perdite e sconfitte, rinate e formate per accompagnare turisti da tutto il mondo alla scoperta della città superando anche le barriere linguistiche.

Ci si ritrova a camminare insieme e a condividere emozioni nei vicoli con più alto tasso di spaccio di droga, davanti al teatro che ogni anno propone laboratori artistici per i senzatetto, davanti alle strutture municipali di accoglienza, davanti le mense delle associazioni imbattendosi in insegne di ONG che ogni giorno offrono una doccia calda e un caffè a centinaia di persone, agli ambulatori medici stracolme di vite in coda.

Un’occasione per aprire mente e cuore verso la comprensione dell’altro!

 

Francesca Boccabella, AVS 2015-16

Mandela dà appuntamento alla Palestina.

I loro nomi sono Albert, Kazan, Khalid e Zeid e sono i quattro giovani protagonisti dell’incontro che si terrà sabato 27 giugno alle 16  tra gli scaffali della biblioteca multiculturale Mandela della Caritas di Foligno. Quattro voci per quattro storie e fedi differenti che si intrecceranno con l’arte e con la storia di una terra senza pace per un incontro che vuole guardare in prima battuta ai giovani del territorio. L’appuntamento – promosso dall’Ufficio Esu della Diocesi di Foligno con la collaborazione della Caritas diocesana – vuole approfondire, attraverso il filtro degli occhi, della voce e della musica di quattro giovani palestinesi studenti a Perugia, le possibilità di dialogo interreligioso nella loro terra, il livello di istruzione in Palestina ma soprattutto l’unicità della loro esperienza umana. L’appuntamento, che vedrà tracciare possibili scenari di cooperazione nell’ambito dell’Arca del Mediterraneo – il nuovo braccio operativo diocesano in tema di mondialità – verrà intermezzato dalla lettura di poesie palestinesi in arabo e in italiano nonché dall’esecuzione di brani ispirati alla Palestina composti ed eseguiti dal vivo al pianoforte dal giovane Khaled.

Caritas Foligno: appello raccolta per abbigliamento estivo

Tutto pronto per “Dolce vestire”, la nuova campagna per la raccolta di abbigliamento estivo indetta presso le parrocchie dellaDiocesi di Foligno per domenica 5 luglio. Un appello non solo per rimpinguare il relativo servizio allestito presso la Caritas Diocesana, ma che vuole ricordare il santo di Assisi come esempio concreto di amore per gli ultimi. Per chi fosse impossibilitato a partecipare domenica 5, la donazione di abiti – rigorosamente in buono stato – prosegue, come consueto,  tutte le mattine tranne il sabato presso la casa della Carità in piazza San Giacomo 11.

Biblioteca Mandela: continua l’amicizia con il Sudafrica

Dall’Ambasciata sudafricana donati nuovi testi alla biblioteca Caritas

 

libri_ambSAContinua il sodalizio che annoda la Caritas diocesana di Foligno con il paese sudafricano. Dopo l’intitolazione, il 3 maggio scorso, della Biblioteca multiculturale Caritas a Mandela – lo statista sudafricano che ha ricucito le suture della nazione arcobaleno – l’Ambasciata sudafricana ha voluto rinsaldare il percorso intrapreso nella persona di Nomatemba Tambo (ambasciatore sudafricano in Italia e figlia dell’omonimo Oliver, eroe della lotta all’Apartheid nonché ospite a Foligno lo scorso 3 maggio) con un nuovo contributo a servizio dello spirito della biblioteca.  Destinataria, l’apposita sezione, tutta consultabile a vista, che la biblioteca multiculturale ha sin da subito pensato come approfondimento sul Sudafrica, sulla sua storia e sulla sua cultura. Un tassello importante – quello della donazione ricevuta – per la Biblioteca “Mandela” che trae esclusivamente linfa dalla Carità di enti, privati, ambasciate, professori, cittadini e associazioni che continuano a rimpinguarne il tessuto librario. Non ultima anche la Comunità Sant’Egidio di Foligno che ha voluto elargire il proprio tesoro accumulato in libri per metterlo a servizio dei poveri e di quanti amano la lettura. Del resto “l’educazione” – asseriva Madiba – “è l’arma più potente che si possa usare per cambiare il mondo”.

Sant’Antonio con la Caritas

Presso la Fattoria Solidale la tradizionale benedizione degli animali

10469361_10204927526777217_6330476459138589350_nAnche la Caritas diocesana di Foligno festeggia quest’anno Sant’Antonio, il noto santo – celebrato da calendario il 17 gennaio – protettore degli animali e della vita agreste.

IL PROGRAMMA

Rendez-vous sabato 17 alle ore 10 presso la Fattoria Didattica e Solidale della Caritas (via Sportella Marini) per una mattinata dedicata alla Carità e al rispetto della tradizione. In programma, la benedizione da parte del Vescovo – oltre che di tutti gli animali presenti – del bestiame della Fattoria Solidale, divenuto cuore di una Carità che sa sempre rimettersi in circolo.

Vendite aperte, come ogni sabato mattina, anche per il sabato di Sant’Antonio con i prodotti degli Orti Caritas che potranno essere acquistati in loco da cittadini e passanti in favore del progetto “Adotta una Famiglia”. Momento di festa infine anche con gli anziani dell’adiacente casa di riposo “Opera Pia Bartolomei-Castori” con i tradizionali roccetti di Sant’Antonio che verranno regalati a tutti gli anziani della Casa. “È importante” – fa sapere il direttore della Caritas diocesana di Foligno Mauro Masciotti – “che ogni nostra opera-segno conservi la sua impronta pastorale perché non si dimentichi quella che è la nostra natura: quella della vicinanza alle persone, ai bambini e agli anziani. Ed è per questo la Caritas sceglie di festeggiare così il Santo protettore del bestiame, ricordando a tutti il suo essere Chiesa”.

 

 C.to Caritas Foligno 14.01.15

Bibliobus: ecco le tappe del Natale

 

IMG_0706 (2)Vesti natalizie in arrivo per il Bibliobus multilingue, il camper della Biblioteca “Mandela” folignate tutto pensato per seminare libri negli eventi per bambini, presso scuole e parrocchie e fuori dal centro città. Perché se non è Maometto che va alla montagna è la montagna a muovere le ruote. Tre le tappe dedicate al Natale per una Carità tutta ambulante: mercoledì 17 ore 10.30 presso la Scuola elementare di Sportella Marini; sabato 20 ore 14.30 presso la parrocchia di Borroni; sabato 20 ore 16 presso la parrocchia di Scafali. Libri per bambini e ragazzi con testo a fronte; racconti e favole in italiano e in tante lingue straniere; dvd; testi per educatori e molto altro ancora tutti da consultare o prendere in prestito fino al prossimo passaggio di Bibliobus, con spazio merenda e disegni dedicati al Natale.

Una biblioteca mobile per pensare al cammino dell’Avvento sotto il segno di Mandela, per non dimenticare che “l’istruzione e la formazione” – soleva ripetere Madiba – “sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo”.

Il camper, utilizzato anche per mandare in mobilità gli altri servizi della Caritas diocesana, può essere prenotato gratuitamente – tutti i giorni dell’anno – con un colpo di click scrivendo a biblio@caritasdiocesanafoligno.it. 

 

 

C.to Caritas Foligno 16/12/2014

Anno nuovo, Gioventù nuova

 

Carnevale Doposcuola_Gioventù NuovaAl via anche quest’anno al progetto di formazione e volontariato “Gioventù nuova”, un percorso tutto pensato per giovani dai 15 ai 19 anni che desiderino vivere da vicino il mondo della Carità. Tante le opportunità di servizio, dal Doposcuola alla Mensa, dall’animazione alla Biblioteca “Mandela”, passando per possibilità estive di volontariato in Grecia o in Kosovo. Spazio anche alla formazione grazie ad esperti dell’Università di Camerino che inizieranno i giovani a tecniche di comunicazione e ascolto per terminare con laboratori su Mondialità e Intercultura tra feste multiculturali e testimonianze dirette.

Il percorso – giunto al suo secondo compleanno – non concede solo la possibilità di riconoscimento di crediti per la scuola, ma prevede anche il conseguimento di un bonus di € 150,00 spendibile – previo test finale – per testi scolastici, trasporti o tablet. Un  ausilio tutto pensato per calmierare le spese che anche le famiglie del territorio sono costrette ad affrontare per garantire ai propri figli il diritto all’istruzione.

Non terminano qui le fondamenta del progetto, perché “Gioventù Nuova”, oltre che arricchire con il contatto umano il curriculum dei giovani volontari, intende anche preparare la loro strada per il futuro. A quanti infatti conseguiranno l’attestato finale e decideranno di iscriversi al corso di Laurea triennale L-37 in “Scienze Sociali per gli enti non-profit e la Cooperazione Internazionale” presso l’Università di Camerino, verrà concessa la possibilità di richiedere il riconoscimento di crediti formativi universitari previsti dal piano di studi.

Le candidature, aperte fino al 18 gennaio 2015, possono essere perfezionate visitando il sito www.caritasdiocesanafoligno.it e scaricando l’apposito modulo (disponibile anche in questa pagina) da firmare e spedire (o consegnare brevi manu), corredato di copia di documento di identità, alla Segreteria della Caritas diocesana di Foligno – Piazza San Giacomo 11 Foligno.

Leggi l’esperienza di Sara in Grecia con “Gioventù Nuova”!

Consulta il bando gioventù nuova2015

Scarica il modulo iscrizione

Chiostro Solidale: un sorriso lungo tutto l’Avvento

Al via il 5 dicembre al mercatino delle associazioni benefiche. Ecco le novità

 

Chiostro solidaleAppuntamento anche quest’anno con il Chiostro della Solidarietà, il mercatino d’Avvento firmato Caritas che riunisce le associazioni benefiche e le parrocchie del folignate. Un nugolo di banchetti per una dozzina di espositori che dal 5 al 23 dicembre animeranno i pomeriggi del loggiato di San Giacomo. Oggettistica in cuoio, prodotti d’artigianato, manufatti africani, verdure bio e molto altro ancora saranno disponibili per gli acquisti tra candele e auguri in tutte le lingue del mondo, complici i prezzi calmierati. Un viaggio lungo un Avvento per guardare ai bisogni del territorio: dalle famiglie in difficoltà economica agli handicap psichici, dalle disabilità alla lotta all’Ebola per passare alla creazione di opportunità e percorsi formativi per giovani. Caritas Diocesana, Elle Elle, Emergency, Fattoria Solidale, Liberi di Essere, Parrocchia di San Niccolò e Stella del Mattino sono solo alcuni dei nomi delle realtà che destineranno i proventi ai progetti abbinati agli stand.

Spazio nel Chiostro anche alla musica con canti natalizi live curati dai cori parrocchiali (pioniere il 6 dicembre alle 17 il coro di Scafali) mentre Giuseppe e Maria vagheranno con gli asinelli della Fattoria Caritas in cerca della Capanna. Un segno, questo, per acquirenti e curiosi per ripristinare il vero senso dell’attesa natalizia. Tempo di danze anche durante l’Avvento per il Laboratorio Caritas di Danze dal mondo che coinvolgerà i passanti dell’urbe in tre puntate (sabato 6, 13, e 20 dicembre ore 17) presso gli spazi del mercatino Foligno-Salisburgo. Una riflessione a passo di danza tra Palestina, Grecia ed Austria per imparare a guardare oltre le diversità.

Grande atteso infine, l’Abete della Carità che troneggerà nel cuore del Chiostro di San Giacomo per radunare grandi e piccini. Un albero adorno di luci decorato giornalmente con le preghiere di poveri, passanti, cittadini e di chiunque serbi un desiderio nel cuore. Un invito a tutti per un piccolo passo verso la (ri) scoperta del Natale.

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C.to Stampa Caritas Foligno 3/12/14

Foligno contro la pena di morte

La voce di Wilbert Rideau da ex-condannato a giornalista pluripremiato: “Leggere mi ha trasformato”

The Death Penalty Project’s 2nd annual lecture was held at Inner Temple, London. Wilbert RideauSi è svolto sabato pomeriggio presso la Sala del Consiglio Comunale l’annuale appuntamento cittadino contro la pena di morte, promosso a Foligno come in tutto lo stivale dalla Comunità di Sant’Egidio e sostenuto da Caritas, Casa dei Popoli, Biblioteca Mandela e Emergency. Ospite a sorpresa della giornata che ha messo in rete più di 2000 città, Wilbert Rideau, il pluripremiato giornalista di prigione che ha brillantemente testimoniato in luogo di SueZann Bosler – malata. Una fine testimonianza di rara profondità e di riscatto quella di Wilbert, 72enne americano che ha speso più della metà della sua vita in una delle prigioni più dure degli Stati Uniti di cui 12 anni nel braccio della morte. “Leggere mi ha trasformato” – ha testimoniato all’uditorio – “io che non avevo mai letto un libro, costretto in una cella dalle dimensioni di un bagno ho letto l’equivalente dei libri di una biblioteca. E se leggi non puoi non renderti conto che il male che hai fatto non può essere la definizione di te stesso. […] Nella lettura ho incontrato uomini che avevano sbagliato ma capaci di redimersi. È così che ho pensato a cosa potevo fare ed ho guardato alle uniche cose che avevo nella cella: fogli e matita.”

Inizia qui l’avventura investigativa di Wilbert, intervistando e fotografando gli altri condannati grazie ad una guarda carceraria dalla mente particolarmente aperta, scoprendo documentazioni chiave, pubblicando articoli sulla stampa e diventando il primo giornalista di denuncia da dietro le sbarre, guadagnando prestigiosi premi e girando film su commissione come regista-carcerato. “Nessuno dei condannati” – documenta smentendo un luogo comune – “aveva mai pensato alla pena di morte come deterrente. […] Colui che vuole commettere un crimine pensa solo alle proprie emozioni, non pensa alle conseguenze. È solo in tv che i criminali pensano a queste cose, io in prigione non li ho mai incontrati. E io venivo dallo stato più punitivo degli Stati Uniti (la Louisiana  ndr). Se questo princìpio fosse vero dovrebbe essere lo stato più sicuro, invece è solo il più sanguinario.” Oggi “molte associazioni” – ha proseguito –  “si occupano di lottare per l’abolizione della pena di morte ma nessuna lotta per le condizioni di vita dei condannati” di cui la quasi totalità non riceve mai visite. “Se potete scrivete a qualcuno di loro”.

Il giudizio che la pena di morte porta con sé – ha commentato il vicesindaco Barbetti confermando il patrocinio del Comune di Foligno anche per le prossime edizioni –  “non può essere di uomini verso altri uomini”. La lotta contro la pena capitale “è un valore che accomuna tutti, credenti e non”. E la mente non può non correre a Socrate, uno dei condannati più famosi dell’antichità. C’è un aspetto – ha poi appuntato – che lo lega a Reyhahne Jabbari, la giovane iraniana eseguita il mese scorso e a cui le associazioni promotrici della giornata hanno voluto dedicare quest’edizione di “Città per la vita, città contro la pena di morte”: il non avere implorato i giudici per la fiducia riposta nella legge. Una legge – ha commentato Antonio Parrilli (Comunità di Sant’Egidio) – che “spesso non protegge”.

Non mancano tuttavia i segnali di speranza – ha appuntato Parrilli – dal movimento per la vita che da Foligno si è esteso ad altre città (Trevi e Campello) alla nuova votazione dell’Assemblea dell’Onu (proprio di qualche giorno fa)  per una moratoria più stringente della sua cugina del 2007 e che ha guadagnato anche il voto inaspettato della Russia. Un segno anche – ha puntualizzato la Caritas diocesana nella Conferenza stampa che ha preceduto l’evento – che l’edizione 2014 della giornata folignate contro la pena di morte “si svolga proprio in quella stessa piazza dove un tempo pendevano i condannati a morte per impiccagione, sotto l’arco che collega Palazzo Trinci con la Cattedrale. Un auspicio che anche quei luoghi che sono oggi palcoscenico di esecuzioni possano riabilitarsi”- sulla scia di Foligno e della storia di Wilbert – in luoghi che celebrano la vita.

C.to stampa Caritas Foligno 02/12/2014

“Adotta una famiglia irachena”: al via la nuova campagna Caritas

 

                       Donazioni anti-crisi anche a Foligno in favore di chi fugge dall’Isis
 

La-chiesa-italiana-tra-i-profughi-in-Iraq_articleimageLanciata a fine ottobre per andare incontro ai profughi iracheni in fuga dall’Isis, l’ultima campagna di casa Caritas è ora pronta per spiccare il volo anche a Foligno. Adotta una famiglia irachena, questo l’invito e il nome del progetto messo a punto da Caritas Italiana, un’iniziativa che la Casa della Carità di piazza San Giacomo ripropone ora per il periodo dell’Avvento anche a tutte le parrocchie, famiglie, associazioni e realtà del folignate. Una staffetta solidale, questa la proposta, per accompagnarci durante l’attesa del Natale, in cammino con i più di 120.000 cristiani – senza contare le altre minoranze – messi in fuga dai miliziani del Califfato Islamico.

Tre le declinazioni del progetto che guarda a famiglia, casa e scuola. In prima battuta, attenzione tributata ai nuclei famigliari con il “Progetto Famiglia” con il quale sarà possibile assicurare un minimo dignitoso ad un focolare di 5 persone. Differenziate anche le possibilità di impegno: 5 euro per un solo giorno,  140 euro per un impegno mensile, 420 per un trimestre, 840 per un semestre, 1.680 per un anno. Perché anche la solidarietà sia a misura di ogni tasca.
L’acquisto di 150 container per l’alloggio delle famiglie in fuga è invece l’obiettivo del “Progetto Casa” (costo unitario: 3.140 euro). Ultima possibilità esperibile, quella del “Progetto Scuola” con l’acquisto di 6 autobus per il trasporto dei bambini in 8 scuole tra Erbil e Dahuk (costo di un  pullman: 40.720 euro).

“Obiettivo della Caritas di Foligno” – ha fatto sapere il direttore della Caritas diocesana Mauro Masciotti – “è l’acquisto di uno dei container per il progetto casa” ma è certo – puntualizza – che il contributo per l’Iraq sarà a misura della generosità espressa.
Per sostenere gli interventi, oltre a fare riferimento alla Segreteria della Caritas diocesana sita in piazza San Giacomo 11, le offerte possono essere inviate a Caritas Italiana, via Aurelia 796 – 00165 Roma, tramite C/C POSTALE N. 347013, specificando nella causale: GEMELLAGGI IRAQ / Progetto FAMIGLIA (oppure CASA oppure SCUOLA) mentre ulteriori modalità per donare sono disponibili consultando il sito www.caritas.it.

L’auspicio allora, almeno per quanti si accingono a vivere il Natale, è quello rivolto dodici mesi or sono proprio da Papa Francesco, di guardare alla Famiglia di Nazareth proprio “nel momento in cui è costretta a farsi profuga […] sulla via dolorosa dell’esilio, in cerca di rifugio in Egitto”. Una storia – non dimentichiamolo – che rivive oggi tanto i Iraq quanto in altre parti del mondo. 

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C.to Caritas Foligno 28/11/2014 n. 2